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Organizacija, the day before

Pubblicato da Dora Attubato su 6 Giugno 2015, 16:59pm

Tags: #Pino Scaccia, #mafia russa, #Organizacija, #Putin, #Gorbaciov, #Stalin, #bomba atomica, #Provenzano, #turismo, #Kgb

La mafia russa tra la sfida atomica e la conqusista dei paradisi turistici nell'ultimo libro di Pino Scaccia

A sin. la copertina del libro sulla mafia russa di Pino Scaccia (a destra)A sin. la copertina del libro sulla mafia russa di Pino Scaccia (a destra)

A sin. la copertina del libro sulla mafia russa di Pino Scaccia (a destra)

Non è assetata di sangue, ma è la più ricca del mondo e la più abile nel riciclaggio. La mafia russa, come tutte le altre associazioni a delinquere dello stesso stampo, ha un nome proprio, semplice e difficile da dimenticare: Organizacija. Ha un bacino che va dall'Europa agli Stati Uniti, un esercito di centomila uomini, un "capitale sociale" non quantificabile, e disponibilità di materiale nucleare tale da poter costruire una bomba atomica. E' quanto emerge dal libro del giornalista Pino Scaccia, storico inviato del Tg1, dal titolo Mafija. Dalla Russia con ferocia. Vivendo in un Paese con una organizzazione mafiosa radicata, avevamo una visione piuttosto cinematografica della criminalità organizzata russa. La sentivamo un po' lontana e la immaginavamo in azione con scene alla 007. Invece, si è estesa in poco tempo in tutto l'Occidente. Come ha fatto a diventare una minaccia globale senza quasi che ce ne accorgessimo? "Perché -risponde Pino Scaccia- ha usato la nuova “filosofia” mafiosa, puntando sull’economia e non sul sangue. Come diceva l’ultimo boss italiano, il “ragionier” Provenzano: “per fare soldi non serve rumore e i morti fanno rumore”. Organizacija ha sfruttato, in definitiva, le enormi risorse finanziarie dell’ex impero sovietico per infilarsi in tutti gli affari, piccoli ma soprattutto grandi, in un momento di crisi globale.

Da un punto di vista strutturale, com'è organizzata? E' come la Piovra siciliana con un superpadrino intoccabile e latitante? Esiste un criterio di affiliazione? E in quali settori opera? Sembra sia interessata anche al nostro turismo.

Non c’è un superpadrino, ma tanti piccoli e potentissimi capi. E’ strutturata in brigate: seimila almeno nel mondo, sessanta solo in Italia. Conta su un esercito impressionante, che opera in tutti i settori del malaffare, ma la sua forza viene dai colletti bianchi capaci di investire tutti i capitali sporchi. Uno degli obiettivi primari nel territorio italiano è rappresentato dal turismo, che resta la nostra industria più florida.

Quali sono gli intrecci con il potere dentro e fuori i confini nazionali e i rapporti con le altre mafie?

Il campo di espansione non ha confini, anche grazie ai rapporti con le organizzazioni criminali locali. Così non ci sono guerre, ma solo alleanze. Naturalmente, non mancano le infiltrazioni con il potere.

Quali sono le responsabilità della mafia negli omicidi di circa trecento giornalisti russi avvenuti negli ultimi vent'anni?

Naturalmente, non ci sono prove, perché le inchieste sugli omicidi sono sempre affidati agli eredi del Kgb, i quali rispondono al governo. Ma è evidente che non sia possibile fare opposizione al Cremlino. E se i nuovi dissidenti non sono uccisi, finiscono nei manicomi criminali aperti da Stalin, chiusi da Gorbaciov e riaperti da Putin.

Quanto è reale la potenza militare di Organizacjia in termini di uomini e mezzi? E' veramente in grado di costruire la bomba atomica?

Può contare sicuramente su centomila uomini. E’ pericolosa oltre ogni immaginazione. Gli ex funzionari del partito comunista sono in grado di appropriarsi di tutto l’enorme arsenale militare sovietico e, quindi, anche del materiale nucleare. Ergo, ha tutti gli elementi per costruire la bomba atomica.

Che ha a che fare la tragedia della Concordia con la mafia russa?

Probabilmente, non c’entra direttamente con il naufragio, ma ci sono molte ombre che riguardano i russi. Forse, era in corso sulla nave un vertice con la camorra per stabilire le strategie comuni nel traffico di droga al quale partecipavano personaggi “invisibili”. Per non dire il resto, molto altro.

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