Diciotto anni appena compiuti e già un curriculum di tutto rispetto. Paola Ferrulli, dopo i successi di adolescente al talent Ti lascio una canzone, ci riprova con la cover di un successo di Riccardo Del Turco, Luglio, arrangiato con un sound moderno, più confacente alle sue corde. E per la ppromozione si è mobilitata tutta la sua città, Altamura, a partire dal primo cittadino.
Da enfant prodige a professionista, il passo non è breve. Come ti predisponi a trasformare una passione in un lavoro vero?
Ho iniziato a cantare da piccolissima nei karaoke di famiglia e all’età di undici anni ho partecipato al programma televisivo su rai 1 “Ti lascio una canzone”, in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo. Da qui è partito il mio percorso musicale: ospitate in tutta Italia, singoli, album, EP, video, interviste con radio nazionali e internazionali, nomine (come quella di “Nipote di tutti i nonni di Roma” dal sindaco della capitale, Alemanno), e tanto, tanto altro…Tutto è iniziato per gioco, poi la musica è diventata la mia passione, e ora il mio lavoro. Per me questo non può essere chiamato semplicemente “lavoro” perché la musica è molto di più. E’ vita per me.
Perché la scelta di “Luglio”?
Insieme al mio produttore, Illy Masper, abbiamo cercato, e ricercato, tra i brani degli anni ’60, ’70, ’80, una canzone che potesse essere adatta, innanzitutto al mio stile. Doveva essere un pezzo da stravolgere, arrangiare con un sound moderno arricchito con la mia voce, un brano energico ed estivo. E la mia “Luglio” è tutto questo. Insieme agli arrangiatori e a Illy Masper abbiamo realizzato una versione che ha superato le nostre aspettative e io sono davvero contenta del risultato che abbiamo ottenuto e di quello che stiamo ottenendo online e nelle radio. In più, questo brano ha messo in luce un lato di me un po’ più scherzoso che non avevo mai mostrato nei video dei singoli precedenti.
Prossimo obiettivo, Sanremo. Un punto di partenza o di arrivo?
Sanremo è uno dei tanti obiettivi da raggiungere. Se tutto dovesse andar bene, io morirei dalla gioia. Sarebbe un punto di partenza, l’inizio di una nuova Paola.
Che ha significato avere tutta la tua città che fa il tifo, sindaco compreso?
Si sa che “nemo propheta in patria” , ma la mia città, il sindaco e la maggior parte dei miei compaesani, mi hanno sempre sostenuta sin dal programma con la Clerici e continuano tutt’oggi a farlo. Non posso negar nulla, ma posso soltanto dire che ringrazio Altamura e tutti coloro che mi hanno sempre sostenuta. Grazie davvero.
Hai appena finito la maturità. Continuerai gli studi?
Per il momento, mi dedico allo studio di canto, pianoforte e chitarra e alle tappe dei concerti e degli spettacoli nelle varie regioni d’Italia. Sto già lavorando a nuovi progetti per l’inverno, tra cui un primo concerto tutto mio con l’orchestra sinfonica italiana. Continuerò gli studi scolastici, ma per il momento voglio dedicarmi pienamente alla mia musica.