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Royal baby girl, un nome a prova di Isis

Pubblicato da Dora Attubato su 4 Maggio 2015, 20:24pm

Tags: #Carlotte Elizabeth Dianaa, #Komsomolskaya Pravda, #Kate, #William, #Carlo, #Kensington, #Isis, #St. Mary, #Perovskaya, #Galles

Royal baby girl, un nome a prova di IsisRoyal baby girl, un nome a prova di Isis

E' un classico. E' quello che tocca ai reali: essere già famosi prima di venire al mondo. E quello che tocca alla stampa è fare uno scoop più o meno credibile. Nel gioco delle parti questa volta ci sono finiti la royal baby girl, Charlotte Elizabeth Diana, secondogenita neonata di William e Kate d'Inghilterra, e il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, secondo il quale la principessa sarebbe nata da una madre surrogata. La duchessa di Cambridge è apparsa troppo radiosa e quasi perfetta all'uscita dalla clinica St Mary per aver partorito solo poche ore prima. La piccola non poteva essere appena nata. Come minimo, aveva tre o quattro giorni di vita. Insomma, o Kate ha partorito almeno settantadue ore prima e poi è stato dato l'annuncio, oppure la gravidanza è stata portata a termine da una donna che le ha consegnato la pupa "confezionata". Ad avvalorare questa tesi, il parere di una ginecologa, Olga Perovskaya, che addurrebbe anche ragioni sanitarie: "È pericoloso. Nel nostro Paese le puerpere vengono dimesse dopo tre o quattro giorni, se tutto è andato bene. Quell’affollamento non è un ambiente sterile, la piccola avrebbe potuto prendere qualche virus o batterio".
Prima o poi, nella vita, ognuno ha il suo momento di celebrità. Al Pravda non sarà parso vero di poter rivelare un complotto in seno alla monarchia britannica. Considerata la fine che i giornalisti fanno in Russia… E la dottoressa Perovskaya da domani avrà nel suo studio uno stuolo di partorienti adoranti. Anche perché Kate, dopo il parto, mica è tornata nella residenza di Kensington, dove l'aspettavano infermieri, medici e tate. Deve essere andata a fare una maratona in Hyde park, a giudicare dalla preoccupazione della ginecologa. Prima di uscire dalla clinica, si deve essere rifatta il trucco e la messa in piega da sola. Non ha a disposizione parrucchiera e visagista personali. Sapete, le mamme del Congo capiscono. Ma, senza andare lontano, anche le nostre nonne avrebbero capito, soprattutto quelle che partorivano nei campi. Forse, il settimanale russo immaginava che tornassero alle case coloniche con la carrozza?
E, comunque, chi scrive si preoccupa di più dei nomi della duchessina. Charlotte (in onore al principe Carlo), Elizabeth e Diana tutti insieme suonano un po' inquietanti. La compianta principessa del Galles avrà avuto un sussulto nella quiete del laghetto dove riposa e sua maestà avrà fatto buon viso a cattivo gioco, con buona pace di Charles, ancora una volta tra la defunta ex moglie e la mamma che non molla. La piccola deve essere nata con gli anticorpi al tritolo. Con un nome così esplosivo sarà a prova di Isis.

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